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La Storia dei Carabinieri
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La Storia dei Carabinieri è un podcast dedicato alla divulgazione della storia dei Carabinieri e dell'Arma alla fondazione (1814) ad oggi.
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×Con questa puntata tocchiamo un tema sempre legato alla seconda Guerra Mondiale ma diverso. Abbiamo intitolato la puntata “Episodio 91. I Carabinieri al Nord. I Carabinieri del Battaglione Triestino”. Si è già parlato (episodio 88) del gruppo Carabinieri di Trento e anche di Malga Bala (episodio 89 ). Ora ci è sembrato importante dare un'altra prospettiva ai Carabinieri che si trovarono a vivere e a combattere nella zona d'operazioni del Litorale Adriatico, quella parte della Venezia Giulia occupata e governata direttamente dai tedeschi, escludendo da ogni possibile azione il governo della Repubblica Sociale Italiana. Così i militari italiani nell'area e anche i Carabinieri dovettero accettare le disposizioni imposte dalla Germania e cercarono invece di contrastare per quanto possibile sia la tracotanza dei nuovi occupanti, sia l'aggressività della resistenza slovena che cercava una vendetta dopo quanto subito durante l'occupazione italiana della provincia di Lubiana, addirittura annessa al Regno d'Italia. Anche in questa puntata vogliamo raccontare una storia speciale di quegli uomini, di quei Carabinieri che seppero scegliere rimanendo in servizio e proteggendo il movimento resistenziale o entrandone a far parte come alcuni militari dell'Arma decisero di fare, sino a raggiungere incarichi importanti soprattutto nel battaglione triestino o nella Divisione Garibaldi Natisone. Per un approfondimento si rinvia a Enrico Cernigoi, La brigata d’Assalto “Triestina” nella Zona d’Operazioni Litorale Adriatico. Una storia militare, 1943-1945 , Associazione culturale Tempora, Le Poligrafiche San Marco di Cormons, 2014.…
La Storia dei Carabinieri al Nord durante la Repubblica Sociale Italiana è dura. Rimasti in servizio in ausilio alla popolazione, derisi e perseguitati dai repubblichini, malvisti dai nazisti, i Carabinieri in Liguria vissero un periodo molto brutto per tutti coloro che indossarono l'uniforme con gli alamari. In questo episodio abbiamo scelto di parlare di tre militari dell'Arma in particolare, diversi per età, formazione, provenienza e comportamento ma tutti determinati a fare il proprio dovere, ognuno in modo diverso. Il primo è un ufficiale, si chiamava Giuseppe Avezzano Gomes ed era in servizio a Genova. Si oppose con i suoi Carabinieri agli ordini impartiti da un ufficiale della milizia e dai tedeschi che erano con lui di fucilare alcuni partigiani catturati da giustiziare. Il secondo era il Carabiniere Albino Badinelli di Santo Stefano d'Aveto, giovane dalla grande fede religiosa, fucilato senza processo, né sentenza da alcuni militari italiani della divisione Monterosa della RSI. Medaglia d'Oro al Merito Civile. Il terzo era il maresciallo capo in congedo Antonio Enrico Canzio, poi comandante di una formazione partigiana, la brigata (poi divisione) Garibaldi "Coduri". Catturato durante un rastrellamento, fu torturato prima di essere fucilato. Medaglia d'Argento al Valor Militare. Storie tristi ma anche storie di volontà, di coraggio, di valori Vi auguriamo buon ascolto di questo episodio che rappresenta una bella storia, seppure triste, ma è una storia di libertà e queste storie ci piacciono tanto ascoltare ma soprattutto raccontare. Alla prossima!…
Con questa puntata tocchiamo un tema sempre legato alla seconda Guerra Mondiale ma diverso. Abbiamo intitolato la puntata “Episodio 89. I Carabinieri al Nord. Malga Bala” per poter raccontare una vicenda vissuta al confine orientale sottoposto ad occupazione tedesca, all’atto della proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943. 12 uomini, 12 Carabinieri furono catturati mentre di servizio in un distaccamento a Bretto Inferiore, nei pressi della Cave di Predil e dopo una lunga marcia furono uccisi tra atroci sofferenze dai partigiani sloveni che li avevano catturato. Furono ritrovati oltre una settimana dopo, quasi per caso, con le evidenti lesioni a cui erano stati sottoposti. Questa è la vicenda di questa puntata. Una vicenda molto triste dove si muore barbaramente, tra le atrocità e le sofferenze. Il testo è tratto da Alessandro Della Nebbia, L’eccidio di Malga Bala, in Notiziario Storico dell’Arma dei Carabinieri, a. IV (2019), n. 2. Alla prossima!…
Le vicende del Gruppo Carabinieri di Trento nel corso dei 20 mesi di vita della RSI sono piuttosto particolari e rappresentano una eccezione piuttosto difficile da accettare dagli stessi vertici politici della sedicente Repubblica Sociale Italiana. Abbiamo deciso dunque di dare spazio a questa vicenda attraverso la consultazione di un volume a firma di Maria Garbari che ha studiato parecchi anni or sono le vicende di quei Carabinieri che si trovarono a vivere l'armistizio e i mesi successivi nel capoluogo trentino. Il tenente colonnello Michele De Finis ebbe la capacità tra non poche insidie di tenere sotto di sè i suoi uomini e di salvarli dalla cattura e dalla deportazione, riuscendo a far indossare l'uniforme dell'Arma sino alla fine del conflitto. I Carabinieri, anche in questo caso e territorio, riuscirono ad aiutare i giovani atti al servizio militare o al lavoro coatto a non essere acciuffati dai tedeschi ed inviati alla triste sorte. Inoltre, garantirono la sicurezza pubblica e, per quanto possibile, anche l'ordine pubblico in un territorio che ricadeva nella zona del governatorato del Tiroler Vorland. Insomma con non poche difficoltà riuscirono a portare il Trentino alla fine del conflitto mondiale. Mettete un like se vi piace e ... Alla prossima!…
Non avevamo già parlato della zona del Monte Grappa e del suo territorio circostante e neppure dei Carabinieri che vi combatterono per la Liberazione del nostro Paese Oggi parliamo di un ufficiale; non solo di lui. Ma di quegli ufficiali che non hanno età e sono veri comandanti. Parliamo del tenente Luigi Giarnieri e dei suoi uomini… una storia a tratti triste ma diremmo anche bella per i valori che porta … sta a voi ascoltarla … ma andiamo per gradi … Il tenente GIARNIERI Luigi era nato a Napoli il 3 gennaio 1920 e, dopo aver frequentato il Collegio Militare di Napoli (la famosa Nunziatella) dall’anno 1935 al 1937 entra nella Regia Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena conseguendo, nel 1940, la nomina a sottotenente dei Carabinieri. Promosso tenente nel 1942, aveva già comandato una tenenza e poi una sezione di polizia militare mobilitata che aveva preso parte alla Campagna di Russia con la Divisione Pasubio. Al rientro in Italia, Giarnieri fu destinato inizialmente a Firenze e da lì a Tarvisio. Da questa località nel 1943 raggiunse il ministero della difesa nazionale della RSI ove prese servizio per garantire la vigilanza all'infrastruttura. Passato al movimento resistenziale poco prima della seconda grande cattura dei Carabinieri nella RSI (4 agosto 1944) combatté contro le formazioni nazi-fasciste che presero in una morsa tutto il Grappa. Catturato fu torturato e quindi impiccato ad un gancio. Medaglia d'argento al valor militare alla memoria. Partigiano combattente! Con lui altri Carabinieri Partigiani combatterono e caddero. Altri poi ne vennero tanto da dar vita al battaglione Luigi Giarnieri, in memoria del giovane ufficiale vittima della barbarie nazifascista Vi auguriamo buon ascolto di questo episodio che rappresenta una bella storia, seppure triste, ma è una storia di libertà e queste storie ci piacciono tanto ascoltare ma soprattutto raccontare. Alla prossima!…
Con questa puntata tocchiamo un tema sempre legato alla seconda Guerra Mondiale ma diverso. Abbiamo intitolato la puntata “Episodio 86. I Carabinieri al Nord. Il caso dei comandanti di stazione. Osman Carugno”. In questa puntata vogliamo raccontare una storia … speciale … per davvero, di quelle che gli stessi protagonisti hanno raccontato, forse, sottovoce … o forse non l'hanno neppure raccontata e altri si sono presi l'impegno di farlo. Il caso dei comandanti di stazione in Nord Italia durante la vita dell’effimera Repubblica Sociale Italiana è molto interessante e il maresciallo capo dei Carabinieri Reali Osman Carugno è uno dei più noti (tra i pochi studiosi). A nostro giudizio si tratta di uno dei pochi noti ma in realtà siamo convinti che i casi analoghi siano stati molti di più … purtroppo cancellati dalla memoria collettiva nel tempo con la scomparsa dei principali protagonisti. Ecco dunque che in questa puntata possiamo ricordare lui e tanti altri. Un ringraziamento al giornalista e storico Sergio Bucci che tanto impegno e fatica ha dedicato alla memoria di Osman Carugno, molisani entrambi. Vi auguriamo buon ascolto di questo episodio che rappresenta una bella storia, di quelle che ci piace raccontare. Alla prossima!…
Con questa puntata tocchiamo un tema sempre legato alla seconda Guerra Mondiale ma diverso. Abbiamo intitolato la puntata “Episodio 85. I Carabinieri al Nord resistenti, forza dell'ordine nemici della RSI”. Si tratta cioè di spiegare la complessità dell’operato dei Carabinieri rimasti in Nord Italia durante la vita dell’effimera Repubblica Sociale Italiana … é una puntata particolare legata ad grosso progetto in itinere . Cosa fecero i Carabinieri in servizio nel Nord Italia sotto il governo fantoccio della Repubblica Sociale Italiana? che pressioni vissero? come si disimpegnarono nel servizio? Non potremo rispondere a tutte le domande aperte ma certamente daremo un inquadramento della vicenda in generale e un paio di esempi utili per comprendere risposte di uomini di età diversa responsabili delle proprie azioni e consapevoli dei rischi che avrebbero occorso... Se avete voglia di collaborare al podcast, al blog, ad uno dei canali social dove siamo presenti, mandateci un messaggio diretto e ne parliamo insieme. Aspettiamo un vostro commento… cosa ne dite? Questo episodio vi è piaciuto? Avete curiosità? Nel frattempo, rimanete con noi e seguiteci. Dove? Su Instagram per i più social, ma vi ricordo che abbiamo un canale YouTube, approfittatene. E se volete un riepilogo di tutte le attività, vi dobbiamo inviare a iscrivervi alla nostra newsletter. Tutti i link qui ! Continuate a seguirci! Le foto sono prese principalmente internet. In particolare il tenente Giarnieri dal volume I Carabinieri nella Resistenza e nella Guerra di Liberazione, Roma, Ente Editoriale per l'Arma dei Carabinieri, 1978; la foto di destra con il Carabiniere al centro dal sito https://resistenzamappe.it/parma/pr_repressione/palazzo_rangoni#palazzo_rangoni-1, quella in basso dal sito https://www.deportatibrescia.it/formazione/guardia-nazionale-repubblicana-gnr/.…
Un documento interessante trovato nell'Archivio Storico dell'Arma dei Carabinieri ci permette di dedicare questo episodio ad un'altra Resistenza. Dunque, stiamo continuando a dialogare della o sulla Resistenza, quella con la maiuscola. Questa volta non vi parliamo della resistenza combattuta sui monti ma di quella più dura, crediamo, nei campi di lavoro, nelle fabbriche e nei campi di internamento di quei carabinieri che furono considerati Internati Militari Italiani e dunque sottratti alle convenzioni di Ginevra per i prigionieri di guerra. Vi presento 27 Carabinieri in servizio in Abruzzo e in Molise con le loro storie. Scopriremo dove sono stati catturati, dove i tedeschi li hanno condotti, che tipo di attività hanno svolto, quante sofferenze hanno patito e finalmente la liberazione da una tragedia personale e collettiva incredibile e quindi il rientro in Italia. Potremo parlare con voi, se lo desiderate e ce lo segnalate in qualche modo (anche qui sotto nei commenti) delle vostre riflessioni sulle esperienze che quegli uomini con gli alamari hanno vissuto per non venir meno il giuramento prestato. Buon ascolto!…
Il lavoro d'archivio premia sempre ... direbbe un caro amico. Ebbene questa volta la puntata è completamente diversa, focalizzata su di un piccolo campione di militari dell'Arma dei Carabinieri Reali presenti in servizio o originari della zona compresa tra le Marche e la Romagna, in quella che era la circoscrizione della legione Carabinieri Reali di Bologna. Abbiamo deciso di offrire una riflessione che prende spunto da un convegno a cui abbiamo avuto il grande privilegio di partecipare tra la fine di marzo e il 1° aprile 2023. Si tratta di una sintesi piuttosto asciutta ma crediamo efficace per dare un'idea della complessità vissuta dai militari dell'Arma che si trovarono nel Centro - Nord Italia dal settembre 1943 sino alla Liberazione. Abbiamo individuato una decina di Carabinieri che ebbero comportamenti diversi tra loro ma tutti molto interessanti. Da una prima analisi abbastanza asciutta possiamo affermare che dei dieci militari, due fecero parte di bande di partigiani (in un GAP e nel 1° battaglione Mario formazione Marche), tre carabinieri più giovani di età (diciannovenni) cercarono di sottrarsi al servizio raggiungendo i propri familiari, mentre un quarto anch’egli abbastanza giovane riprese il servizio di tipo logistico che già svolgeva prima dell’armistizio per evitare rappresaglie alla famiglia. Inoltre, il trentacinquenne Carabiniere ennese , secondo i documenti consultati, aderì con convinzione alla RSI; il solo graduato ( un appuntato ) riuscì a farsi congedare già nella GNR, mentre i due sottufficiali riuscirono a darsi da fare, con non pochi rischi e timori di rappresaglie, svolgendo un servizio d’istituto che fosse in grado di soddisfare i bisogni della popolazione rimasta in zona e cercando di non adempiere alle richieste delle autorità tedesche o, peggio ancora, degli organi amministrativi (in primo luogo Questura e Prefettura) repubblichini. Noi vi ringraziamo per l'ascolto e vi invitiamo a darci un punteggio, un voto. Ad esempio su Apple Podcast. Con il vostro Iphone esiste una applicazione che si chiama proprio così. Scrivete poi La Storia dei Carabinieri, così ci troverete. "Scrollate" dopo aver ascoltato questo episodio (ma anche gli altri, dai) e arriverete alla parte “ratings & reviews” dove potete valutare lo show (cinque stelline ci farebbero molto piacere) e lasciare qualche commento sul nostro lavoro che è molto importante per noi. Vi ricordiamo che il tempo, lo studio, la stesura degli script, l'editing e tutto il resto è una attività di volontariato che svolgiamo gratuitamente. La copertina è stata realizzata attraverso la composizione di immagini reperite liberamente su internet.…
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1 Extra 019. Presentazione volume I Carabinieri sul Grande Schermo 1:08:32
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Care amiche e cari amici, siamo molto felici di condividere con voi la registrazione della presentazione del volume intitolato I Carabinieri sul Grande Schermo realizzato da Lorenzo Rumori, Mauro D'Avino e Alessio Rumori. La presentazione si è tenuta presso la prestigiosa biblioteca gestita dal VIVE (Vittoriano e Palazzo Venezia) in via del Collegio Romano, 27 a Roma l'11 luglio 2024. Hanno preso parte il Vice Capo del V Reparto dello Stato Maggiore della Difesa, generale di brigata Eugenio Martis, la Direttrice del VIVE, dottoressa Edith Gabrielli, la Coordinatrice Struttura di Missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali ed internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dottoressa Elena Guerri dall'Oro. L'evento è stato coordinato e diretto dal giornalista Paolo Sommaruga, Caporedattore Redazione Cultura del Tg1. Hanno preso la parola due dei tre autori, il Luogotenente CS dei Carabinieri Alessio Rumori e il dottor Lorenzo Rumori. Siamo molto contenti di aver partecipato alla presentazione di questo lavoro e auspichiamo che possa essere presentato ancora a Roma e in altre località italiane.…
Resistenza e Liberazione. I Carabinieri in Toscana Abbiamo deciso di raccontarvi in poche battute quelli che furono due episodi distinti ma accomunati dal ruolo attivo che Carabinieri di diversa età e estrazione regionale seppero fare nella Toscana occupata dal tedeschi ed amministrata dallo stato fantoccio denominato Repubblica Sociale Italiana. Abbiamo scelto di utilizzare un registro narrativo più diretto e più agile (che ve ne pare? Scrivetelo nei commenti, grazie mille!) con l'obiettivo di far capire cosa fecero ragazzi (si pensi al diciannovenne aspirante allievo Carabiniere Renato Magi che non esitò ad combattere la tracotanza dell'occupante e del solerte sgherro repubblichino per liberare l'Italia da questa piaga, seguendo l'esempio del Carabiniere Vittorio Tassi . Per quanto ci interessi, non è possibile raccontare quello che fecero e cercarono di fare i tanti Carabinieri in Toscana, come in altre parti d'Italia, in difesa dei cittadini che erano rimasti nelle rispettive zone di responsabilità. Così fecero anche 3 giovani Carabinieri, Alberto La Rocca , Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola che decisero che la vita di 10 innocenti cittadini era più importante della loro (se ne è parlato anche in un fascicolo del Notiziario storico dell'Arma dei Carabinieri del 2018 ). Il Paese ne fu riconoscente nonostante il vigliacco atteggiamento dell'esercito nazista. "Onori, onori ai prodi Carabinieri!" A voi buon ascolto! A noi un vostro voto (come le maestre della Primaria) sia su Apple Podcast (ratings&reviews) sia su altre piattaforme di ascolto che consentono di riportare un indice di gradimento!…
I Carabinieri, gli Alleati e la vita quotidiana Con questo episodio vogliamo toccare un tema poco conosciuto o addirittura sconosciuto. Sappiamo che al seguito del contingente alleato, i Carabinieri furono tra i primissimi ad entrare nella Capitale allo scopo di ricostituire rapidissimamente i comandi dell’Arma che erano presenti a Roma sino al 7 ottobre 1943. Dunque un bisogno diffuso di pubblica sicurezza che i Carabinieri assolvevano con la soddisfazione dei comandi alleati preoccupati di non "perdere" militari nelle attività diverse da quelle di combattimento e di supporto al combattimento. L'ingresso a Roma fu anche l'opportunità per istituire nuovamente il Comando Generale (21 luglio 1944), ce lo ricorda il Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri dell'anno 2016, n.3 . Di conseguenza fu soppresso il Comando Carabinieri dell’Italia Liberata di cui il generale di divisione Giuseppe Piéche ne era stato comandante dal 19 novembre 1943 al 19 luglio 1944. L'allontanamento del Fronte dalla Capitale fu anche importante perché avviò una ricerca di ordine e di ritorno alla normalità per quanto possibile. A tale scopo proprio alla fine del 1944 fu tracciato un bilancio delle attività condotte sul territorio nazionale liberato a favore degli Alleati. Il documento reperito presso l'Archivio Storico dell'Arma dei Carabinieri testualmente riporta “Contributo dell’Arma e delle popolazioni alla causa degli alleati”. Dunque un testo che guardava molto al contributo militare e poco e nulla diceva sul servizio d’istituto. La narrazione non riporta naturalmente ciò che accadde ai Carabinieri in quei mesi, il ripristino delle Stazioni Carabinieri, le difficoltà logistiche, quelle alloggiative, la penuria di cibo, una criminalità spicciola e poi quella organizzata che approfittava di ogni occasione per commettere crimini di ogni tipo. Insomma, anche i Carabinieri Reali che ebbero a che fare con gli Alleati e con le loro Military Police si trovarono impegnati come raccontiamo in questo episodio. A voi buon ascolto! A noi un vostro voto (come le maestre della Primaria) sia su Apple Podcast (ratings&reviews) sia su altre piattaforme di ascolto che consentono di riportare un indice di gradimento!…
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1 Extra 018. Tavola rotonda del 23 aprile 2024 “I carabinieri e la Resistenza” con Gianluca Di Feo, Flavio Carbone e Vincenzo Longobardi 57:03
Care amiche, cari amici, questa volta abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad un evento che si è tenuto a Roma , in occasione degli 80 anni della Liberazione della nostra Capitale. Il 23 aprile 2024, nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune intitolate “Festa della Resistenza”, si è tenuto un incontro all’Arco di Travertino o meglio una tavola rotonda intitolata “I carabinieri e la Resistenza” con il giornalista Gianluca Di Feo e il tenente colonnello Flavio Carbone. Nel corso della conversazione sono stati letti alcuni passi di testi di Carabinieri da parte del maresciallo maggiore Vincenzo Longobardi. Con un saluto di Mauro Caliste , presidente del Municipio e la chiusura dell’Assessore alla Cultura Miguel Gotor . Ci teniamo particolarmente a segnalare per l’occasione che il tecnico Audio e luci era della Fox Sound Service srl - Bruno Tatulli, mentre la regia video e gli allestimenti sono stati curati dalla Starcod srl ed era presente all’evento Emanuele Quintili che ringrazio di cuore per il supporto che ha dato dal punto di vista tecnico, consentendomi di registrare ottimamente l’incontro che quel giorno, a dispetto di tutto, aveva un forte vento e non consentiva una registrazione ottimale se non con particolari accortezze. Ringraziamo di averci seguito anche oggi … vi ricordiamo di ascoltare le puntate della serie ordinaria … a breve. Saluti! Credits: Effetto sonoro da https://mixkit.co/free-sound-effects/impact/ Musica: marcia della Legione Allievi Carabinieri Reali estratta di disco 78 giri.…
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1 Episodio Bonus. Presentazione di Storia dei Carabinieri alla Settimana del podcast 1:07:42
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L'episodio Bonus vi apre la porta del back-office di quelle che sono state le riflessioni alla base del progetto del podcast "Storia dei Carabinieri", dei problemi, delle difficoltà e dei successi che sono arrivati attraverso questa iniziativa. Dunque vi auguro un buon ascolto in compagnia dei partecipanti della settimana del podcast 2024 (Podcamp 2024) che si è tenuta presso la Casa del Podcast all'interno di Technotown l'hub della scienza creativa inserito nella splendida cornice di Villa Torlonia a Roma. La conversazione si è tenuta il 18 aprile 2024. Hanno preso la parola Giulio Gaudiano, Presidente Assipod.org, Annalisa Bencivenga, Federica Petruccioli e Sabrina Pernarella. Grazie a loro e a tutti coloro che mi hanno seguito in questa conversazione. Ci sentiamo presto!…
Con l'episodio 80 dedicato alla Resistenza dei Carabinieri a Roma abbiamo pensato di sottotitolarlo "Le altre bande" per aiutare il nostro follower a comprendere la complessità che si cela dietro la semplice affermazione del Fronte Clandestino di Resistenza dei Carabinieri del Generale Filippo Caruso. In particolare, il FCRC si è creato progressivamente dai primi nuclei costituiti in modo spontaneo già all'indomani del 7 ottobre 1943 con la cattura e deportazione di molti Carabinieri romani e si è via via aggregato sotto lo sguardo attento del generale. Ciò significa anche che le varie formazioni si svilupparono autonomamente mantenendo poi questa autonomia che era coordinata dalla figura di prestigio di militare e di ufficiale dei Carabinieri come Filippo Caruso. Ecco dunque che emergono dall'oblio alcune vicende del poco conosciuto "Battaglione Carabinieri Reali Hazon" che raggiunse la consistenza di oltre 700 uomini in clandestinità (principalmente Carabinieri), la banda Montesacro - Sant'Agnese composta anche questa principalmente da Carabinieri delle due stazioni unite a quelli di Villa Savoia o ancora a Carabinieri che militavano in altre formazioni come il Gruppo Militare Clandestino Bertone che faceva capo alla Regia Aeronautica. Insomma abbiamo provato a dare qualche cenno e indicazioni su piccoli episodi di azioni lampo e di raccolta episodi utili, crediamo, a dare un'idea della complessità sia del fenomeno resistenziale, sia di quello dei Carabinieri in clandestinità, sia ancora delle difficoltà di vivere o forse diremmo meglio sopravvivere in una città sotto continua pressione e paura di arresto, torture e deportazioni. Eccovi dunque alla fine. Vi suggeriamo di seguirci se non lo fate già e di darci un cenno del vostro gradimento attraverso un voto che potete attribuire su alcune piattaforme di ascolto. Alla prossima!…
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