3' grezzi Ep. 683 Renato Soru
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Finalmente andrò a votare alle elezioni regionali senza tapparmi il naso, senza sentirmi costretta a votare il meno peggio e giusto per togliere voti al peggio-peggio.
TRASCRIZIONE [ENG translation below]
Nei 3 minuti grezzi di solito non parlo di attualità se non delle cose che mi succedono giorno dopo giorno, ma non parlo mai di politica o di altri temi grandi.
Oggi però voglio parlarne in parte perché... Perché no? Il podcast, il mio, ne faccio quello che voglio, non ci sono regole scritte, e poi perché questa cosa di cui voglio parlare ha anche un impatto diciamo più generale più generico e mi viene da dentro da molto lontano, e precisamente da quando ancora ero emigrata, e sì io continuo a fare a parlare di quando io ero emigrata perché sono stati gli anni formativi della mia vita e perché ho trascorso più tempo fuori dall'Italia, fuori dalla Sardegna, sicuramente più fuori che dentro in tutta la mia vita, e voglio parlare di un momento, nel 2004, quando il mio orgoglio di sarda ha avuto una botta incredibile con l'elezione a Presidente della Regione di Renato Soru.
Io, ripeto, stavo all'estero e stavo all'estero già da un bel po', quindi mi interessavo pochissimo di politica italiana e ancora meno di politica regionale, anche perché mi rattristava molto e non mi occupo delle cose che non posso modificare, all'epoca mi pare che ancora nemmeno si potesse votare all'estero, comunque non mi occupavo di politica regionale, però quando è stato eletto Renato Soru a presidente della Regione sarda, ora la butto lì, mi sono sentita un po' come quando hanno eletto Obama, che eri orgogliosa di essere americana, io non sono americana ma sono sarda, però non lo so, era un personaggio che aveva colpito moltissimo la mia immaginazione, in modo positivo, perché era una persona anzitutto che non era volgare, e in quegli anni stava iniziando proprio la volgarità più assoluta, si stava sdoganando non solo alla televisione ma si era già anche sdoganata nella politica, nella vita di tutti i giorni, e lui invece aveva questo aspetto, ha ancora questo aspetto incredibilmente serio, pacato, non grida, e poi ho cominciato a seguire un po' la politica regionale e avevo visto che aveva fatto delle cose che nessuno prima di lui aveva osato fare, quindi mi ha fatto un'ottima impressione.
Poi vabbè, ne ho sentito parlare peste e corna, io non lo conosco personalmente, quindi parlo solo per sentito dire, però devo dire che adesso che si è messo in coalizione con l'altro gruppo che dentro il mio cuore Sardegna Chiama Sardegna per presentarsi alle prossime elezioni regionali, il mio voto è assicurato.
Di solito vado a votare tappandosi il naso, questa volta andrò a votare col cuore gonfio d'orgoglio e voterò per Soru. Vabbè, concedetemi questo piccolo sfogo, questo piccolo teatrino, perché non è spesso che mi capita di andare a votare senza dovermi tappare il naso, anzi, con una persona in cui credo e che veramente mi dà fiducia per il futuro.
TRANSLATION
In this 3-minute podcast I usually don't talk about current events except for the things that happen to me day to day, but I never talk about politics or other big issues.
Today, however, I want to talk about it in part because... Why not? It's my podcast and I do what I want with it, there are no written rules, and then because this thing I want to talk about also has a more general let's say more general impact and it comes to me from inside from very far away, and precisely from when I was still an expat, and yes I keep talking about when I was an expat because those were the formative years of my life and because I spent more time outside of Italy, outside of Sardinia, certainly more outside than inside in my whole life, and I want to talk about a moment, in 2004, when my pride as a Sardinian had an incredible blow with the election of Renato Soru as President of the Region.
As I said, I was abroad and I was abroad for quite a while already, so I was very little interested in Italian politics and even less interested in regional politics, also because it made me very sad and I don't deal with the things that I can't change, at that time I think you still couldn't even vote while abroad, anyway I wasn't involved in regional politics, however when Renato Soru was elected as president of the Sardinian region, now I'm just throwing it out there, I felt a little bit like when they elected Obama, that you were proud to be an American, I'm not American but I'm Sardinian, however I don't know, he was a character who had struck my imagination very much, in a positive way, because he was a person first of all who was not vulgar, and in those years the absolute vulgarity was just beginning, it was creeping not only on television but it had already cleared customs in politics, in everyday life, and he instead had this aspect, he still has this incredibly serious, calm aspect, he doesn't shout, and then I started to follow a little bit the regional politics and I had seen that he had done some things that nobody before him had dared to do, so he made a very good impression on me.
Then whatever, I've heard all possible things about him, I don't know him personally, so I'm only speaking from hearsay, however, I must say that now that he has put himself in coalition with the other group that inside my heart Sardinia Calls Sardinia to stand in the next regional elections, my vote is assured.
I usually go to vote holding my nose, this time I will go to vote with a heart swollen with pride and vote for Soru. Whatever, allow me this little outburst, this little theatre, because it is not often that I get to go to the polls without having to hold my nose, indeed, with someone I believe in and who truly gives me confidence for the future.
…
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TRASCRIZIONE [ENG translation below]
Nei 3 minuti grezzi di solito non parlo di attualità se non delle cose che mi succedono giorno dopo giorno, ma non parlo mai di politica o di altri temi grandi.
Oggi però voglio parlarne in parte perché... Perché no? Il podcast, il mio, ne faccio quello che voglio, non ci sono regole scritte, e poi perché questa cosa di cui voglio parlare ha anche un impatto diciamo più generale più generico e mi viene da dentro da molto lontano, e precisamente da quando ancora ero emigrata, e sì io continuo a fare a parlare di quando io ero emigrata perché sono stati gli anni formativi della mia vita e perché ho trascorso più tempo fuori dall'Italia, fuori dalla Sardegna, sicuramente più fuori che dentro in tutta la mia vita, e voglio parlare di un momento, nel 2004, quando il mio orgoglio di sarda ha avuto una botta incredibile con l'elezione a Presidente della Regione di Renato Soru.
Io, ripeto, stavo all'estero e stavo all'estero già da un bel po', quindi mi interessavo pochissimo di politica italiana e ancora meno di politica regionale, anche perché mi rattristava molto e non mi occupo delle cose che non posso modificare, all'epoca mi pare che ancora nemmeno si potesse votare all'estero, comunque non mi occupavo di politica regionale, però quando è stato eletto Renato Soru a presidente della Regione sarda, ora la butto lì, mi sono sentita un po' come quando hanno eletto Obama, che eri orgogliosa di essere americana, io non sono americana ma sono sarda, però non lo so, era un personaggio che aveva colpito moltissimo la mia immaginazione, in modo positivo, perché era una persona anzitutto che non era volgare, e in quegli anni stava iniziando proprio la volgarità più assoluta, si stava sdoganando non solo alla televisione ma si era già anche sdoganata nella politica, nella vita di tutti i giorni, e lui invece aveva questo aspetto, ha ancora questo aspetto incredibilmente serio, pacato, non grida, e poi ho cominciato a seguire un po' la politica regionale e avevo visto che aveva fatto delle cose che nessuno prima di lui aveva osato fare, quindi mi ha fatto un'ottima impressione.
Poi vabbè, ne ho sentito parlare peste e corna, io non lo conosco personalmente, quindi parlo solo per sentito dire, però devo dire che adesso che si è messo in coalizione con l'altro gruppo che dentro il mio cuore Sardegna Chiama Sardegna per presentarsi alle prossime elezioni regionali, il mio voto è assicurato.
Di solito vado a votare tappandosi il naso, questa volta andrò a votare col cuore gonfio d'orgoglio e voterò per Soru. Vabbè, concedetemi questo piccolo sfogo, questo piccolo teatrino, perché non è spesso che mi capita di andare a votare senza dovermi tappare il naso, anzi, con una persona in cui credo e che veramente mi dà fiducia per il futuro.
TRANSLATION
In this 3-minute podcast I usually don't talk about current events except for the things that happen to me day to day, but I never talk about politics or other big issues.
Today, however, I want to talk about it in part because... Why not? It's my podcast and I do what I want with it, there are no written rules, and then because this thing I want to talk about also has a more general let's say more general impact and it comes to me from inside from very far away, and precisely from when I was still an expat, and yes I keep talking about when I was an expat because those were the formative years of my life and because I spent more time outside of Italy, outside of Sardinia, certainly more outside than inside in my whole life, and I want to talk about a moment, in 2004, when my pride as a Sardinian had an incredible blow with the election of Renato Soru as President of the Region.
As I said, I was abroad and I was abroad for quite a while already, so I was very little interested in Italian politics and even less interested in regional politics, also because it made me very sad and I don't deal with the things that I can't change, at that time I think you still couldn't even vote while abroad, anyway I wasn't involved in regional politics, however when Renato Soru was elected as president of the Sardinian region, now I'm just throwing it out there, I felt a little bit like when they elected Obama, that you were proud to be an American, I'm not American but I'm Sardinian, however I don't know, he was a character who had struck my imagination very much, in a positive way, because he was a person first of all who was not vulgar, and in those years the absolute vulgarity was just beginning, it was creeping not only on television but it had already cleared customs in politics, in everyday life, and he instead had this aspect, he still has this incredibly serious, calm aspect, he doesn't shout, and then I started to follow a little bit the regional politics and I had seen that he had done some things that nobody before him had dared to do, so he made a very good impression on me.
Then whatever, I've heard all possible things about him, I don't know him personally, so I'm only speaking from hearsay, however, I must say that now that he has put himself in coalition with the other group that inside my heart Sardinia Calls Sardinia to stand in the next regional elections, my vote is assured.
I usually go to vote holding my nose, this time I will go to vote with a heart swollen with pride and vote for Soru. Whatever, allow me this little outburst, this little theatre, because it is not often that I get to go to the polls without having to hold my nose, indeed, with someone I believe in and who truly gives me confidence for the future.
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